| Data e luogo di nascita |
Foligno, 20 ottobre 1886 |
| Data e luogo di morte |
Roma, 7 giugno 1955 |
| Collegio |
Unico Lazio-Umbria |
| Legislature |
XXVII Legislatura Regno d’Italia (1924–1929) |
| Partito |
Partito popolare, Partito nazionale fascista |
| Biografia |
Figlio del principe Ugo Boncompagni Ludovisi e della sua seconda moglie la baronessa Laura Altieri, Francesco Boncompagni compì gli studi classici a Roma e successivamente si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza laureandosi nel 1910. Nel 1908 sposò Nicoletta Prinetti Castelletti, figlia del Conte Guglielmo Prinetti Castelletti, con la quale ebbe quattro figli.
Ufficiale di complemento durante la Prima guerra mondiale, Boncompagni ottenne in Francia la medaglia d’argento al valore militare.
In occasione delle elezioni del 1919 Boncompagni presentò la propria candidatura per il Partito popolare e venne eletto deputato nel collegio di Roma per le legislature XXV e XXVI. Contrariamente al gruppo popolare, votò per la caduta del governo Luigi Facta. Successivamente abbandonò il Partito popolare per militare tra le file dei nazionalisti.
Nel febbraio 1923 Boncompagni Ludovisi sostituì il senatore Carlo Santucci alla presidenza del Banco di Roma.
Quando nel 1923 l’Associazione nazionalista italiana confluì nel Partito nazionale fascista, Boncompagni Ludovisi aderì definitivamente al fascismo ottenendo una candidatura all’interno della Lista Nazionale. Alle elezioni del 6 aprile 1924 venne eletto deputato con 4.881 per il Collegio unico Lazio-Umbria.
Dal 21 luglio 1927 al 9 luglio 1928 ricoprì la carica di sottosegretario alle Finanze e successivamente, dal 13 settembre 1928 al 23 gennaio 1935, fu governatore di Roma. Fu nel corso del suo governatorato che Mussolini riuscì a concretizzare l’opera di ricostruzione della capitale con l’inaugurazione della via del Mare, l’apertura del parco di Castel Fusano e il Museo napoleonico, l’apertura della via dell’Impero, l’isolamento di Castel Sant’Angelo e del Campidoglio e l’approvazione della riforma tranviaria (1930).
Nel gennaio 1929 Boncompagni Ludovisi fu nominato senatore del Regno.
Fu membro della Commissione per il giudizio dell’Alta Corte di Giustizia, dal 16 marzo 1936 al 2 marzo 1939, e membro della Commissione dell’agricoltura, dal 17 aprile 1939 al 5 agosto 1943.
Con la fine del secondo conflitto mondiale, Francesco Boncompagnì Ludovisi si ritirò a vita privata fino al sopraggiungere delle morte, avvenuta il 7 giugno 1955.
Numerosi furono i suoi titoli nobiliari fra i quali si possono ricordare quelli di principe e nobile Romano, principe di Piombino, principe del Sacro romano impero, duca di Monterotondo, patrizio napoletano, patrizio di Bologna e nobile di Foligno. |
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| Scheda parlamentare |
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| Professione |
| Principe; Laurea in Giurisprudenza |
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| Documenti video |
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| Opere |
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F. BONCOMPAGNI LUDOVISI, , Le prime due ambasciate dei giapponesi a Roma (1585-1615) : con nuovi documenti, Forzani & Comp. tipografi del Senato, Roma 1904
ID., In qual modo l’agricoltura italiana può risolvere il problema granario, “Nuova antologia di lettere, scienze ed arti”, Serie 6, 210(1921), p. 67-71.
ID., Trasformazione del latifondo e colonizzazione interna, “Nuova antologia di lettere, scienze ed arti”, Serie 6, 219(1922), p. 169-177
ID., Lettera agli elettori, Tipografia editrice laziale, Roma 1922
ID., Sulla conservazione e ricostruzione del patrimonio boschivo nazionale : discorso pronunciato alla camera dei deputati nella tornata del 9 marzo 1927 discutendosi il bilancio della economia nazionale, Tip. della Camera dei deputati, Roma 1927 |
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| Bibliografia |
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R. DE FELICE, Mussolini il fascista,La conquista del potere 1921-1925, Einaudi, Torino 1966
E. PRATT HOWARD, Il partito popolare italiano, La nuova Italia, Firenze 1957
A. STRAMACCIONI, Storia delle classi dirigenti in Italia, Edimond, Città di Castello 2012
ID., I Movimenti sociali in Umbria tra Ottocento e Novecento, Il Formichiere, Foligno 2017
D. VENERUSO, La vigilia del fascismo, il Mulino, Bologna 1968 |
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| Risorse web |
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