Data e luogo di nascita |
28 aprile 1830, Genova |
Data e luogo di morte |
20 gennaio 1916, Roma |
Collegio |
Terni |
Legislature |
XVIII 1892-1895 Regno d’Italia
XXII 1904-1909 Regno d’Italia
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Partito |
Destra storica |
Biografia |
Nato a Genova nel 1830, Alessandro Centurini conseguì gli studi a Ginevra. Fece ritorno in Italia, nel Regno Sabaudo per la precisione, per partecipare ai moti del 1848, arruolandosi come volontario. Tornò in Svizzera per finire la scuola e una volta unificata l’Italia si dedicò all’imprenditoria. Nel corso degli anni Settanta dell’Ottocento decise quindi di avvicinarsi ai centri del potere politico ed economico della capitale, trasferendosi infine a Roma nel 1881.Qui entrò a far parte stabilmente dell’ambiente economico-finanziario dell’aristocrazia e dell’alta borghesia cattolica, legate al Vaticano, che in quegli anni puntavano sullo sviluppo urbanistico della capitale.
Nel 1880 fu tra i fondatori della Società italiana per le condotte d’acqua, atta a risolvere il problema della fornitura ai comuni più disagiati, in particolare quelli ubicati nell’entroterra e nelle regioni meno sviluppate.
Sono probabilmente dei tecnici (ingegneri) legati agli ambienti romani, come il belga Cassian Bon e il narnese Tobia Isolani, che lo indussero a rivolgere la sua attenzione a Terni. Nella – finora – piccola città umbra, il neonato Regno d’Italia aveva dapprima impiantato la sua prima Fabbrica d’armi per concentrarvi l’attività di tutti gli arsenali degli Stati preunitari e poi deciso di avviarmi la prima acciaieria per emanciparsi dalle forniture estere per la realizzazione di navi da guerra.
Tra il 1884 e il 1886 si dedicò alla creazione e all’implementazione a Terni dello jutificio, che prese poi il suo nome. La struttura produttiva venne indicata nelle pubblicazioni dell’epoca come tra le più moderne del paese. Impiegò, infatti, macchinari provenienti dall’Inghilterra, nazione all’avanguardia nell’industria e nella produzione dello juta. Centurini, inoltre, poteva contare su un organico di circa 1300 operai, donne nella gran parte, che producevano per lo più tessuti per i sacchi da imballaggio. Sull’onda di questo successo imprenditoriale nel 1887 impiantò a Narni Scalo una fabbrica per la concia delle pelli e due anni dopo realizzò uno per la produzione del caucciù.
In questi stessi anni Centurini risulta essere tra i promotori della Società metallurgica italiana per la produzione del rame con sede a Livorno; divenne membro della Camera di Commercio ed arti; dal 1891 al 1915 gli fu affidata la presidenza della Società dell’Acqua Pia Antica Marcia; nel 1902 venne nominato cavaliere del lavoro ed, infine, nel 1909 fondò la Banca industriale e commerciale.
Centurini, oltre ad essere un ottimo imprenditore, si dedicò anche alla vita pubblica. Nel 1886, infatti, decise di candidarsi come deputato nel collegio di Terni tra le fila dei moderati risultando il primo dei non eletti. In questa circostanza si scontrò con quello che diventerà il suo principale avversario politico nel territorio ternano e poi in Parlamento: Edoardo Pantano, rappresentante della sinistra radicale.
Questi, infatti, presentò alla Camera dei Deputati una mozione nella quale denunciò le condizioni di lavoro in cui versavano le operaie dello Jutificio, che nel giugno del 1901 erano entrate in sciopero per recriminare i propri diritti. La denuncia del deputato siciliano, malgrado la forza delle sue parole («A Terni, allo jutificio Centurini, il lavoro dura dodici ore al giorno. Per raggiungere lo stabilimento dai villaggi e tornare a casa servono due ore: tutto questo con una retribuzione che va da 80 centesimi ad una lira al giorno con una sola ora di riposo»), non sortì alcun effetto, anzi provocò varie reazioni poco empatiche tra i suoi colleghi (nei resoconti si parlava anche di “ilarità”), tra cui figurava lo stesso Centurini.
Pantano e Centurini si ritrovarono l’uno contro l’altro in quasi tutte le occasioni elettorali: l’imprenditore genovese ebbe la meglio nel 1892 grazie all’intervento dei monarchici che gli garantirono i loro voti, mentre alla tornata successiva (1895) fu sconfitto dal siciliano con più di 100 suffragi di scarto.
Dal 1897 al 1900 Centurini preferì dedicarsi ad altro, lasciando così la strada spianata al suo avversario politico, che vinse facilmente contro il socialista Luigi Riccardi.
Le elezioni per la XXII legislatura (1904-1909) portarono al ritorno del proprietario dello Jutificio alla Camera: alla prima votazione fu sconfitto dal solito Pantano, il quale questa volta optò per un collegio diverso da quello di Terni. Alle suppletive, tenutesi qualche tempo dopo, Centurini trionfò ottenendo 1702 preferenze.
A fine mandato alcuni deputati presentarono al re la proposta di nominarlo senatore del Regno, che fu subito accettata. Centurini ricoprì tale ruolo fino alla morte, avvenuta nel gennaio 1916 a Roma.
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Scheda parlamentare
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Professione |
Banchiere, Industriale |
Commemorazioni |
AP, Camera dei deputati, Discussioni, 2 marzo 1916
AP, Senato del Regno, Discussioni, 22 marzo 1916 |
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Documenti video
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Opere
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A. CENTURINI, Progetto finanziario, Tipografia Giusti, Lucca 1893. , , ,
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Bibliografia
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ARCHIVIO DI STATO DI TERNI, Jutificio Centurini, bb. 1-143.
ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, 20 dicembre 1892.
ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, 22 febbraio 1893.
ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, 15 aprile 1893.
ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, 24 aprile 1894.
ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, 7 dicembre 1906.
ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, 6 febbraio 1907.
ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, 2 marzo 1916.
ATTI PARLAMENTARI, Senato del Regno, Discussioni, 22 marzo 1916.
R. GENTILI CARINI, M.T. PASQUALINI, C. QUAGLIO (a cura di), Terni nel Parlamento italiano (1861-1922) , Cestres, Terni 2001.
P. RASPADORI, Lineamenti di una biografia imprenditoriale atipica: Alessandro Centurini tra Genova, Roma e Terni, “Proposte e Ricerche”, 68(2012), pp.143-154.
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Risorse web
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Archivio storico
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