Data e luogo di nascita |
13 marzo 1836, Città di Castello |
Data e luogo di morte |
1 dicembre 1894, Città di Castello |
Collegio |
Città di Castello; Perugia I |
Legislature |
XIV 1880-1882 Regno d’Italia
XV 1882-1886 Regno d’Italia |
Partito |
Destra storica |
Biografia |
Nato nel 1836 da una famiglia di proprietari terrieri, Cherubino Dari compì i suoi studi nelle scuole tifernate e si unì ai patrioti, partecipando ai moti che portarono l’Umbria a entrare a far parte del Regno d’Italia. La politica lo appassionava e per questo motivo a partire dal 1861 si dedicò alla cosa pubblica, prima localmente e poi a livello nazionale.
Fu, infatti, eletto consigliere comunale a Città di Castello. Fu molto attivo tanto da essere nominato assessore più volte. Nello stesso periodo, dal 1867 al 1876, venne eletto anche come consigliere della Provincia dell’Umbria portando più volte le istanze della sua città.
Grazie a questo suo dinamismo e attivismo nel territorio, nel 1880 divenne sindaco della città. Durante il suo mandato fu nominato anche presidente del Consorzio per la ferrovia umbro- aretino, progetto che avrebbe permesso al territorio tifernate di uscire dal profondo isolamento in cui viveva. Dopo alcuni mesi e varie richieste al governo centrale Dari – siamo sempre nel 1880- ottenne l’autorizzazione alla costruzione (il primo tratto fu inaugurato nel 1886). Non mancò, inoltre, di partecipare anche alla vita culturale della sua città: entrò a far parte dell’Accademia dei Liberi Floridiani di Città di Castello, scrisse alcuni sonetti celebrativi sull’Unità d’Italia e ne fu nominato presidente dal 1862 al 1865.
Tornando alla sua carriera politica, Cherubino Dari rimase in carica come sindaco per due anni, poiché lo aspettava un incarico più grande, ovvero quello di essere il primo tifernate ad entrare in Parlamento in qualità di deputato.
Il primo tentativo avvenne per le suppletive del maggio 1877, dopo che Domenico Primerano, eletto un anno prima, aveva dovuto rinunciare al seggio. Riuscì ad ottenere solo una manciata di voti, ma non si diede per vinto. Alla tornata successiva (maggio 1880), Dari ottenne 296 voti e questo bastò a farlo diventare il rappresentante del collegio di Città di Castello alla Camera dei Deputati. La XIV legislatura durò solo un biennio. Nell’ottobre 1882 si tennero nuove elezioni per il rinnovo del consesso nazionale: le 4644 preferenze ottenute nel collegio Perugia I (concorreva insieme a Cesare Fani e Leopoldo Franchetti) gli confermarono il mandato.
La sua attività parlamentare fu piuttosto scarna. Negli atti parlamentari lo troviamo, oltre per qualche richiesta di congedo, come relatore della proposta di legge che richiedeva di spostare il comune di Monteleone di Orvieto dal mandamento di Ficulle a quello di Città della Pieve, poiché territorialmente più coerente.
Alla fine del mandato parlamentare nel 1886, Dari non si ripresentò. Non vi sono tracce di vita pubblica di Dari dopo tale data. Morì nella sua città natale nel 1894. |
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Scheda parlamentare |
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Professione |
Sindaco di Città di Castello (Perugia) |
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Bibliografia |
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ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, 7 maggio 1881.
ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, 9 maggio 1882.
ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, 30 maggio 1882.
ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, 12 giugno 1882.
A. TACCHINI e A. LIGNANI, Il Risorgimento a Città di Castello, Pertruzzi , Città di Castello 2010.
A. STRAMACCIONI, Storia delle classi dirigenti in Italia. L’Umbria dal 1861 al 1992, Edimond, Città di Castello 2012.
M. TOSTI (a cura di), Tra Comuni e Stato. Storia della Provincia di Perugia e dei suoi amministratori dall’Unità ad oggi, Quattroemme, Perugia, 2009.
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Risorse web |
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Archivio storico |
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