Data e luogo di nascita |
26 novembre 1816, Torino |
Data e luogo di morte |
21 maggio 1892, Torino |
Collegio |
Perugia |
Legislature |
VIII 1861- 1865 Regno d’Italia |
Partito |
Destra storica |
Biografia |
Nato nel 1816 in una nobile famiglia savoiarda assai devota alla famiglia reale e con una rigorosa tradizione nell’esercito, ancora bambino Maurizio De Sonnaz venne mandato all’Accademia reale militare e nominato a soli nove anni paggio del principe di Carignano (ovvero il futuro re Carlo Alberto). Finiti gli studi nel 1835, prese servizio nel reggimento Novara cavalleria, di cui nel 1842 ne divenne capitano. Le gesta intraprese con il suo reggimento durante la Prima guerra d’indipendenza (1848), in particolar modo nei campi di battaglia di Sommacampagna, Berettara, Custoza e Valleggio gli fruttarono una medaglia d’argento al valor militare e una promozione a maggiore.
Nel 1850 venne incaricato di costituire un nuovo reparto di cavalleria, il reggimento “Cavalleggeri di Monferratoâ€, al comando del quale rimase per ben nove anni.
De Sonnaz si distinse anche durante la campagna del 1859, tanto da essere promosso a maggior generale di cavalleria per meriti di guerra. Ricevette anche la medaglia d’oro al valore militare (maggio 1859). Nel 1860 contribì alla liberazione di Perugia (costrinse il generale Schmid, dopo un breve combattimento all’interno dell’abitato, a rinchiudersi nella Rocca Paolina e poco tempo dopo ad arrendersi), Ancona e Gaeta. La sua carriera militare culminò con il coordinamento del massacro di Pontelandolfo e Casalduni (Benevento), una strage compiuta dal Regio esercito ai danni della popolazione civile delle due cittadine, rea di aver partecipato all’eccidio di circa 45 soldati savoiardi. De Sonnaz, infatti, fu promosso a grande ufficiale dell’Ordine militare di Savoia.
Già deputato durante la VII legislatura del Regno di Sardegna, si presentò alle elezioni del 20 marzo 1861 nel collegio di Perugia, città che aveva ampiamente contribuito a liberare dal governo pontificio. Il capoluogo umbro, infatti, lo ripagò con 184 preferenze, grazie alle quali sconfisse il perugino Ariodante Fabretti. Negli atti parlamentari non vi è¨ traccia della sua attività politica, se non per una votazione a favore di un ordine del giorno sulla condizione delle province napoletane. De Sonnaz, uomo d’arme e non di poltrona, decise di non presentarsi alla tornata successiva, ma per i servigi offerti venne nominato nel 1870 senatore del Regno da Vittorio Emanuele II. Continuò a prestare servizio per il neonato stato italiano, tanto che nel 1877 fu destinato al comando territoriale di Palermo. Nel 1882 venne nominato primo aiutante di campo generale onorario del re.
Qualche tempo più tardi De Sonnaz, vista l’età , decise di ritirarsi a vita privata a Torino, dove morì nel 1892. |
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Scheda parlamentare |
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Professione |
Conte; Militare di carriera |
Commemorazioni |
AP, Camera dei deputati, Discussioni, 25 maggio 1892AP, Senato del Regno, Discussioni, 25 maggio 1892 |
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Opere |
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Fonti e Bibliografia:ARCHIVIO DELL’UFFICIO STORICO DELLO STATO MAGGIORE DELL’ESERCITO, Biografie, 33/31 e 93/30.ARCHIVIO DELL’UFFICIO STORICO DELLO STATO MAGGIORE DELL’ESERCITO, Fondo G3, Campagna per l’Unità d’Italia 1860-61, voll. 42-43.
ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, Legislatura XIII- Sessione 1876-1877, p. 54.
ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, Legislatura XVII, 25 maggio 1892.
ATTI PARLAMENTARI, Senato del Regno, Discussioni, Legislatura XVII, 25 maggio 1892.
L. PRUNETI, Aquile e corone. L’Italia il Montenegro e la Massoneria dalle nozze di Vittorio Emanuele III ed Elena al governo Mussolini, Le Lettere, Firenze, 2012.
M. QUOZZA e A. MARCANDETTI (a cura di), Epistolario di Quintino Sella, Gangemi, Roma 2015.
Il Risorgimento a colori: pittori patrioti e patrioti pittori nella Roma del XIX secolo, Gangemi, Roma 2011.
G.A. STELLA, I misteri di Via dell’Amorino, Rizzoli, Milano 2012. |
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Risorse web |
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Archivio storico |
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