Data e luogo di nascita |
Isola d’Alba, 19 novembre 1825 |
Data e luogo di morte |
Alba, 25 gennaio 1872 |
Collegio |
Spoleto |
Legislature |
VIII Legislatura Regno d’Italia (1861-1865)
X Legislatura Regno d’Italia (1867-1870) |
Partito |
Destra |
Biografia |
Esponente di una famiglia della piccola nobiltà piemontese, Giuseppe Govone si iscrisse alla regia Accademia militare di Torino nel marzo del 1836. Nel 1844 venne nominato sottotenente, l’anno successivo fu promosso a luogotenente in soprannumero nel corpo reale di stato maggiore e nel 1847 luogotenente effettivo.
Partecipò alla Prima guerra d’Indipendenza del 1848 prima nella brigata “Bes” e successivamente nella divisione “De Sonnaz” ottenendo la prima medaglia d’argento al valor militare. In seguito all’Armistizio Salasco, il 14 ottobre 1848, Govone venne nominato capitano e ottenne l’incarico di svolgere missioni politico-militare a Bologna e in Toscana.
Con la ripresa delle ostilità nel 1849 Govone fu nella divisione “La Mormora”, con la quale si diresse verso Genova insorta contro il governo regio e contro la pace con l’Austria. Repressa la sommossa e ripresa la città, Govone ottenne la seconda medaglia al valore militare.
Dopo esser stato inviato in missione a Roma presso l’esercito francesce che assediava la capitale, nel novembre 1849 viaggiò tra Vienna e Berlino al fine di approfondire le sue conoscenze circa le istituzioni militari. Nel frattempo Govone inviava le sue relazioni a Torino influenzando in tal modo la riforma dell’esercito sardo realizzata da Alfonso Ferrero della Marmora.
Rientrato in Italia nel 1850, allo scoppio della Guerra di Crimea nel 1853 fu inviato in missione presso l’esercito turco di Omar Pascià, impegnato nelle campagne del Danubio contro l’esercito russo. Govone sostenne l’esercito turco fornendo suggerimenti in particolare riguardo alle fortificazioni di Silistria, grazie al quale ottenne due decorazioni e la proposta di passare all’esercito ottomano nel rango di generale. Il 9 ottobre 1853 venne promosso maggiore. All’entrata in guerra, nel marzo del 1854, della Francia e della Gran Bretagna a fianco dell’Impero Ottomano, Govone fu nuovamente inviato in Crimea al seguito delle truppe anglo-francesi. Dopo un breve rientro in Italia, nel 1855 fu inviato in Crimea in qualità di addetto allo stato maggiore del corpo sardo.
Tornato in Italia nel maggio del 1856, ottenne la croce di cavaliere dell’Ordine militare di Savoia e successivamente venne nominato vicedirettore dell’ufficio militare dello Stato maggiore.
Il 16 marzo 1859 fu elevato a rango di tenente colonnello.
Nel corso della Seconda guerra d’indipendenza del 1859, Govone ebbe un ruolo di primo piano nel coordinamento con i francesi, nel servizio informazioni e nelle zone di confine occupate dagli austriaci grazie all’ausilio di carabinieri in borghese e di contrabbandieri. Partecipò inoltre alle battaglie di Magenta e di San Martino.
Nello stesso anno convolò a nozze con Laura Vicini.
Nel marzo 1860 ottenne la nomina di stato maggiore del corpo misto dell’Etruria e nel giugno dello stesso anno fu comandante della brigata “Forlì”. Nell’ottobre successivo fu promosso al grado di maggiore.
Nel settembre 1862 fu nominato comandante della IX divisione di stanza a Palermo dove fu attivo nella lotta contro il brigantaggio attraverso l’impiego di colonne mobili che rastrellavano le campagne, circondavano e isolavano interi paesi e effettuavano perquisizioni casa per casa.
Nel 1861 venne eletto deputato nel collegio di Cittaducale. Rieletto per lo stesso collegio nel gennaio 1864, nel settembre dello stesso anno Govone fu trasferito al comando della divisione militare territoriale di Perugia.
Nel marzo 1866 fu inviato in Prussia al fine di sottoscrivere un’alleanza italo-prussiana in funzione antiaustriaca. Il trattato militare fu siglato l’8 aprile da Giuseppe Govone, Giulio Camillo De Barral de Monteauvrerd e Otto von Bismarck.
Allo scoppio delle ostilità con l’Impero austriaco, Govone riprese il comando della IX divisione con la quale si distinse sul campo di battaglia di Custoza. Con la fine della guerra ottenne la croce di grande ufficiale dell’ordine militare di Savoia e fu nominato comandante prima della divisione militare di Ancona.
Nell’agosto del 1867 assunse il comando del corpo di stato maggiore, carica che mantenne fino al dicembre del 1869. Il 12 luglio 1868 fu eletto deputato per il collegio di Perugia con 328 voti, carica che lasciò in seguito alla nomina a ministro della Guerra dal 14 dicembre 1869 al 7 settembre 1870. Venne successivamente rieletto per lo stesso collegio il 16 luglio 1870 con 309 voti.
Ritiratosi a vita privata nel luglio del 1871, il 25 gennaio dell’anno successivo pose fine alla propria vita con un colpo di pistola. |
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Scheda parlamentare |
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Professione |
Sindaco di Torino |
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Bibliografia |
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Dizionario biografico degli italiani, Vol. 58, Istituto della Enciclopedia italiana, Roma 2002.
F. CONTARETTI, Al servizio dello Stato: Giuseppe Govone, Centro studi piemontesi, Torino 2015.
U. GOVONE, Il generale Giuseppe Govone: frammenti di memorie, F. Casanova, Torino 1902.
A. STRAMACCIONI, Storia delle classi dirigenti in Italia, Edimond, Città di Castello 2012.
ID., I Movimenti sociali in Umbria tra Ottocento e Novecento, Il Formichiere, Foligno 2017. |
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Risorse web |
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Archivio storico |
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