Data e luogo di nascita |
Firenze, il 18 dicembre 1895 |
Data e luogo di morte |
Roma, il 19 settembre 1966 |
Collegio |
Umbria-Lazio |
Legislature |
XXVII Legislatura del Regno d’Italia (1924–1929)
XXVIII Legislatura del Regno d’Italia (1929–1934)
XXIX Legislatura del Regno d’Italia (1934–1939)
XXX Legislatura del Regno d’Italia (1939–1943)
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Partito |
Partito nazionale fascista |
Biografia |
Nato da genitori ignoti, Ulisse Igliori si arruolò giovanissimo nella marina mercantile. Tornato a Firenze, decise di conseguire il diploma di liceo.
Allo scoppio del primo conflitto mondiale Igliori fu assegnato al 69° reggimento fanteria e nell’arco di poco tempo fu promosso tenente del 70° reggimento fanteria. Nel novembre 1915 fu decorato di una medaglia d’onore in seguito ad un ferimento avvenuto ad Oslavia e nel maggio dell’anno successivo ottenne la medaglia d’oro al valore militare come riconoscimento dell’impegno profuso nella battaglia sul monte Maronia. A causa delle ferite riportate durante i combattimenti gli fu amputato il braccio sinistro. Fatto prigioniero dall’esercito nemico, fu internato per dieci mesi nel campo di Mauthausen e successivamente rimpatriato dopo aver contratto la tubercolosi.
Nel primo dopoguerra Igliori si stabilì a Fiume dove lavorò come impiegato della Banca italiana di sconto. Fu qui che divenne uno dei più importanti sostenitori di Gabriele D’Annunzio e ottenne l’incarico di ufficiale di ordinanza e comandante della compagnia della guardia “La Disperata”. Nel 1920, su richiesta dello stesso D’Annunzio, Igliori si recò a Roma dove si iscrisse al Fascio di combattimento. Nel 1921 ottenne l’incarico di organizzare e coordinare le squadre d’azione romane e laziali.
Particolarmente attivo nell’organizzazione e nello sviluppo dello squadrismo fascista, Igliori cooperò alla redazione delle regole per l’organizzazione delle squadre, regole che decretarono la divisione dell’Italia in quattro zone. Nominato ispettore generale della terza fascia, comprendente Abruzzo, Umbria, Lazio, Campania e Sardegna, Igliori divenne membro del direttorio del Fascio romano e nel novembre 1921 prese parte al congresso fascista al Teatro Augusteo di Roma. Nel maggio 1921 rifiutò la candidatura alle elezione per dedicarsi completamente al suo impegno all’interno del Fascio romano.
Igliori prese parte all’organizzazione della marcia su Roma e, nella fase di organizzazione squadrista, ottenne l’incarico di ispettore generale della zona relativa alle province di Roma e Perugia (VI zona).
Alla riunione di Napoli del 23 ottobre 1922, durante la quale si definirono le ultime disposizioni per la marcia su Roma, Igliori si oppose alla scelta di Perugia come quartier generale in quanto mal collegata con le altre colonne. Fu scelto come comandante della colonna Monterotondo–Mentana, coadiuvato dal generale Gustavo Fara.
Alla fine del 1923 fu nominato luogotenente generale della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale (Mvsn) e nel gennaio 1924 segretario della federazione dei fasci del Lazio e della Sabina. Nell’agosto dello stesso anno ottenne la carica di presidente del direttorio della federazione degli enti autarchici fascisti del Lazio e della Sabina ed entrò nel direttorio nazionale e nel gran consiglio del Partito nazionale fascista. Nel febbraio 1925 fu scelto come uno degli otto segretari aggiunti e gli venne affidata la Confederazione nazionale degli enti autarchici.
Nell’aprile 1924 Igliori si candidò alle elezioni politiche all’interno della Lista nazionale e ottenne la vittoria nelle circoscrizione Umbria–Lazio con oltre 10.000 voti. Fu deputato dalla XXVII alla XX legislatura del Regno d’Italia e, dal 1939 al 1943, consigliere nazionale nella Camera dei fasci e delle corporazioni.
Nonostante il successo in campo politico, a partire dal 1925 Igliori si allontanò dalla politica attiva per impegnarsi nelle propria impresa di costruzioni (Ditta Igliori). In qualità di costruttore edile, Igliori ottenne la commessa per i lavori di ricostruzione del Museo Mussolini a Roma. A partire dal 1934 fu esponente della corporazione costruttori edili e vicepresidente della Federazione nazionale fascista dei costruttori edili. La Ditta Igliori ebbe, successivamente, importanti appalti come la costruzione della Casa madre dei mutilati di Roma, la partecipazione alla bonifica dell’Agro pontino e la costruzione della città di Littoria; lavorò inoltre per il ministero del Lavori pubblici e per l’Istituto nazionale delle assicurazioni (Ina)
Alla caduta del fascismo Igliori fu arrestato e immediatamente rilasciato nell’agosto ’43. Nello stesso periodo la Commissione reale per gli accertamenti degli indebiti arricchimenti (istituita nell’agosto 1943) avviò un’indagine su di lui. Nel frattempo abbandonò Roma per fuggire a Trieste, decidendo tuttavia di non aderire alla Repubblica sociale italiana.
Nel 1944 l’Alto Commissariato per le sanzioni contro il fascismo emise contro di lui un mandato di cattura, mandato che fu revocato nel giugno 1946 grazie all’amnistia. Nel luglio 1944 l’Alto Commissariato aggiunto per l’avocazione dei profitti di regime sottopose la Ditta Igliori ad un anno di gestione straordinaria durante in quale si sarebbero dovute definire le norme per l’avocazione dei profitti di regime. Tuttavia questa indagine, come le altre, non giunse a compimento.
Con la fine della guerra Ulisse Igliori continuò la sua attività di costruttore edile.
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Scheda parlamentare
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Bibliografia
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R. DE FELICE, Mussolini il fascista, Einaudi, Torino 1966. M. FRANZINELLI, Squadristi: protagonisti e tecniche della violenza fascista 1919-1922, Mondadori, Milano 2003. E. GENTILE, Storia del partito fascista: 1919-1922: movimento e milizia, Laterza, Roma-Bari 1989. A. REPACI, La marcia su Roma: mito e realtà, Canesi, Roma 1963. G. SANTOMASSIMO, La marcia su Roma, Giunti, Firenze 2000. A. STRAMACCIONI, Storia delle classi dirigenti in Italia, Edimond, Città di Castello 2012. G. TALAMO, Roma nel Novecento: da Giolitti alla repubblica, Cappelli, Bologna 1987. A. TASCA, Nascita e avvento del fascismo:l’Italia dal 1918 al 1922, Laterza, Bari 1982.
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Risorse web
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Archivio storico
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