Data e luogo di nascita |
3 novembre 1832, Terni |
Data e luogo di morte |
19 gennaio 1923, Roma |
Collegio |
Terni |
Legislature |
X Legislatura del Regno d’Italia (1867–1870)
XI Legislatura del Regno d’Italia (1870–1874)
XII Legislatura del Regno d’Italia (1874–1876)
XIII Legislatura del Regno d’Italia (1876–1880)
XIV Legislatura del Regno d’Italia (1880–1882) |
Partito |
Sinistra |
Biografia |
Nato da Giuseppe Massarucci e da Paolina Casale, Alceo Massarucci fu esponente di un’antica e importante famiglia di origine nobiliare. Il padre Giuseppe Massarucci fu gonfaloniere della città di Terni dal 1846 al 1849. Frequentò il collegio della Sapienza di Perugia e si laureò in giurisprudenza.
Nel 1849, a soli 17 anni, prese parte alla difesa della Repubblica Romana in qualità di volontario di battaglione della guardia civica di Terni. Alla caduta della Repubblica Massarucci tornò nella città natale.
Sottoposto costantemente al controllo dell’autorità in seguito alla restaurazione del governo pontificio, Massarucci nel 1852 strinse contatti con Giuseppe Mazzini e partecipò alla costituzione di organizzazioni democratiche clandestine che tuttavia ebbero breve durata a causa della repressione della polizia.
Nel 1858 partecipò alla fondazione del comitato ternano della Società nazionale, comitato che nel 1860 svolse una serie di attività di sabotaggio allo scopo di favorire l’ingresso dell’esercito piemontese all’interno dello Stato pontificio. Il qualità di maggiore Massarucci fu alla guida del battaglione dei volontari della guardia nazionale ternana. Nel novembre 1860 Massarucci ottenne l’incarico di consigliere municipale.
Nel 1865 si iscrisse alla loggia massonica Tacito, loggia di rito scozzese e di orientamento anticlericale e democratico. Nel 1866 fu alla guida del battaglione della guardia nazionale mobile con lo scopo di controllare la zona di confine e l’anno successivo partecipò alla formazione del corpo di volontari da destinare a Mentana.
Nel 1867 si candidò alle elezioni per la Camera dei deputati uscendone tuttavia sconfitto. Eletto nel novembre 1870, il suo incarico fu riconfermato fino alla XIV legislatura del Regno d’Italia
Particolarmente attivo nella tutela degli interessi della sua città, intervenne ripetutamente denunciando i ritardi burocratici nella costruzione della Fabbrica d’armi e si impegnò per avviare un processo di industrializzazione dell’Umbria e in particolare della zona di Terni.
Nel 1878 Massarucci fondò la testata giornalistica “L’Avvenire d’Italia”, ricoprendo altresì la carica di direttore fino al 1879. Dal 1874 al 1878 e nuovamente nel 1886, fu assessore comunale di Terni e dal 1886 al 1888 prosindaco della città. Dal 1892 al 1894 ricoprì la carica di sindaco di Terni e in tale veste si attivò per un ammodernamento della struttura di una città che stava progressivamente emergendo come importante polo industriale. In seguito all’avvio della Società degli alti forni, fonderie e acciaierie, infatti, Massarucci richiese finanziamenti allo Stato ed elaborò un piano regolatore per l’ampliamento della città, per la costruzione di strade e la sistemazione della rete fognaria. Il piano, eccessivamente oneroso, determinò il crollo della giunta.
Successivamente cambiò orientamento politico attestandosi su posizioni monarchico liberali. Nel 1892 divenne nuovamente sindaco di Terni e cercò di provvedere alla crisi finanziaria che aveva investito il Comune. Venuta meno la maggioranza nel 1894 fu costretto a dimettersi.
Nel 1892 ottenne la nomina di Senatore del regno d’Italia, nel 1893 fu eletto presidente della Società centrale dei veterani delle patrie battaglie in Roma e l’anno successivo venne insignito con il titolo di commendatore dell’Ordine della Corona d’Italia. |
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Scheda parlamentare |
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Professione |
Sindaco di Terni |
Commemorazioni |
AP, Senato del Regno, Discussioni, 8 febbraio 1923 |
Dettaglio Legisalture |
Regno d’Italia |
X Legislatura
XI Legislatura
XII Legislatura
XIII Legislatura
XIV Legislatura |
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Opere |
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A. MASSARUCCI, Sulle condizioni della fabbrica d’armi di Terni: interrogazione del deputato Massarucci al ministro della guerra fatta alla camera dei deputati nella tornata del 24 giugno 1878, Tip. Eredi Botta, Roma 1878. |
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Bibliografia |
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Dizionario Biografico degli Italiani, Roma: Istituto dell’Enciclopedia Italiana, 1961, Vol. I.
A. STRAMACCIONI, Storia delle classi dirigenti in Italia, Edimond, Città di Castello 2012. |
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Risorse web |
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