Data e luogo di nascita |
16 agosto 1884, Firenze |
Data e luogo di morte |
1 dicembre 1947, Pisa |
Collegio |
Perugia |
Legislature |
XXV 1919-1921 Regno d’Italia |
Partito |
Partito repubblicano / Partito nazionale fascista |
Biografia |
Nato a Firenze nel 1884, visse e studiò a Pisa fino al diploma, per poi trasferirsi per gli studi accademici a Bologna, ove conseguì la laurea in Giurisprudenza nel 1911 con una tesi sull’istigazione al suicidio. Praticò la professione legale per qualche tempo per poi avvicinarsi al mondo della politica. Entrò ben presto tra le file del Partito repubblicano, diventando uno dei maggiori esponenti nel territorio del Centro Italia. Si presentò per la prima volta come candidato alla Camera dei deputati nella tornata elettorale del 1913 e scelse il collegio di Perugia, poiché, grazie al partito, conosceva bene il territorio umbro. Il suo avversario, Cesare Fani, però, non solo era perugino di nascita, ma aveva anche una maggiore esperienza in campo politico: Meschiari fu sconfitto con uno scarto di quasi seimila voti.
Allo scoppio del primo conflitto mondiale si arruolò nei bersaglieri e la sua prestazione in guerra gli fece guadagnare una medaglia di bronzo al valore militare.
Tornato dal fronte si immerse di nuovo nella vita politica italiana, anche se le sue idee troppo radicali lo portarono ad avere le prime frizioni all’interno del partito repubblicano. Alle elezioni del 1919 si candidò di nuovo nella lista “Blocco socialista, riformista, repubblicano e combattente”, che prese l’11% dei voti, riuscendo così ad ottenere l’agognato seggio in Parlamento. L’anno successivo Meschiari fu costretto a lasciare i repubblicani per non essere sottoposto al procedimento di espulsione dal partito, dovuto alla sua partecipazione ad una manifestazione in commemorazione della marcia dannunziana su Fiume. Malgrado ciò negli atti parlamentari riferenti all’unica legislatura svolta dall’avvocato fiorentino si riscontra un’attività politica piuttosto vivace: si interessò di questioni inerenti sia l’Umbria sia la Toscana, intervenendo spesso e sempre a favore delle richieste dei cittadini di quei territori.
Dopo l’allontanamento dal gruppo repubblicano, comunque, Meschiari si avvicinò molto alle posizioni di Mussolini. Dopo il delitto Matteotti, infatti, l’avvocato toscano aderì totalmente al Partito fascista e rimase fedele al regime fino all’ultimo: dall’ottobre 1943 fino all’aprile 1944 fu il delegato della Rsi in Toscana.
Finita la guerra fu arrestato e rimase in carcere per un breve periodo. Tornò poi a Pisa dove morì nel 1947.
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Scheda parlamentare
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Professione |
Laurea in Giurisprudenza; Avvocato |
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Bibliografia
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ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO, Casellario politico centrale, b. 3250, Meschiari Gino.
ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, 3 febbraio 1920.
ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, 7 febbraio 1920.
ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, 22 marzo 1920.
ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, 5 maggio 1920.
ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, 24 giugno 1920.
ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, 5 marzo 1921.
F. BOGLIORI, Il biennio rosso nelle campagne umbre (1919-1920), in “Italia contemporanea”, 123 (1976), pp. 3-32.
C. FRANCOVICH, La Resistenza a Firenze, La Nuova Italia, Firenze 1969.
G. TARTAGLIA, Francesco Perri. Dall’antifascismo alla Repubblica, Gangemi, Roma 2013.
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Risorse web
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Archivio storico
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