Data e luogo di nascita |
Perugia, 15 novembre 1815 |
Data e luogo di morte |
Firenze, 3 febbraio 1880 |
Collegio |
Perugia |
Legislature |
IX Legislatura Regno d’Italia (1865 – 1867)
X Legislatura Regno d’Italia (1867 – 1870)
XI Legislatura Regno d’Italia (1870 – 1874)
XII Legislatura Regno d’Italia (1874 – 1876) |
Partito |
Liberale moderato |
Biografia |
Nato da Giuseppe Monti e Vittoria Fazi-Moriconi, Coriolano Monti fu esponente di un’importante famiglia perugina di nobili origini. Ancora giovanissimo, a causa di dissesti economici familiari, fu costretto a unire allo studio il lavoro presso un ufficio cittadino. Al compimento degli studi presso il ginnasio, si iscrisse all’Accademia di belle arti dove partecipò ad un premio triennale di architettura. Conseguì il diploma di perito agronomo, la laurea in Scienze fisiche e matematiche presso l’Università di Perugia e, nel 1842, la laurea in Ingegneria e architettura presso la Scuola di ingegneria di Roma.
Sin da giovanissimo Monti si dedicò all’attività politica: nel 1831 entrò nel Circolo popolare diventandone segretario e nel 1844 fu eletto come membro del Consiglio comunale di Perugia. L’impegno politico non gli impedì di dedicarsi anche alla professione di ingegnere e in particolare nella progettazione delle Strade Ferrate Italiane e della rete ferroviaria. Fu inoltre un prolifico e poliedrico saggista.
A partire dal 1848 ci fu la svolta rivoluzionaria: venne eletto deputato di Perugia alla Costituente della Repubblica Romana, ottenendo successivamente l’incarico di relatore di bilancio. In seguito alla caduta della Repubblica, Monti Coriolano e sua moglie Teresa Trinci furono condannati all’esilio. I due si rifugiarono prima nel Regno di Sardegna, poi a Firenze dove riuscirono ad instaurare stretti contatti con gli ambienti liberali della città.
Nel corso degli anni ’50 e ‘60 si dedicò in particolare all’attività di ingegnere: nel 1858 fu impegnato a Torino nella costruzione della linea ferroviaria delle Alpi Marittime Cuneo–Nizza, e nel 1860 si dedicò alla trasformazione urbanistica di Bologna in qualità di capo dell’Ufficio tecnico municipale. A Firenze fu membro, per due anni consecutivi (1865-1867), della commissione giudicatrice costituita in occasione del concorso per il completamento della facciata della chiesa di S. Maria in Fiore. Fu inoltre socio dell’Accademia delle arti del disegno (Firenze) e accademico delle Belle arti di Perugia. A cavallo fra gli anni ’50 e ’60 si dedicò, inoltre, alla progettazione di grandi infrastrutture come il tronco stradale presso Sanzara (Provincia di La Spezia) e la linea stradale Roma-Sulmona
Nonostante i numerosi impegni professionali, non rinunciò all’attività politica: fu tra i principali protagonisti delle lotte risorgimentali di Perugia insieme Niccolò e Pompeo Danzetta, Ariodante Fabretti, Francesco Guardabassi, Zeffirino Faina, Glotto Monaldi e molti altri. In seguito all’Unità d’Italia fu deputato alla Camera (collegio di Perugia) per quattro legislature consecutive dalla IX alla XII, e fu membro della giunta generale del Bilancio e relatore del bilancio dei Lavori Pubblici. Nel 1876 Monti concluse la carriera politica per ritirarsi a vita privata. |
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Scheda parlamentare |
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Professione |
Laurea in Ingegneria; Ingegnere |
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Opere |
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C. MONTI, Dell’andamento della strada ferrata da Roma ad Ancona particolarmente nell’Umbria: rispetto anche alla congiunzione colla Toscana ed alla comunicazione tra i due mari nell’Italia centrale: nuove considerazioni, Alessandro Natali, Todi 1856.
ID., Sul bonificamento del lago Trasimeno e il profitto delle sue acque, Tip. E Lit. degli Ingegneri, Milano 1866.
ID., Le strade ferrate nell’Umbria: riassunto critico, Tipografia degli Ingegneri, Milano 1867.
ID., Sistema delle strade ferrate italiane e delle comunicazioni con Roma, a proposito della congiunzione delle strade ferrate aretina e senese, Tipografia romana Clemente Bartoli, Roma 1872.
ID., Sistema delle strade ferrate italiane: congiunzione delle strade ferrate aretina e senese pella diretta comunicazione tra Firenze e Roma, deduzioni ulteriori sulla linea di Chiugi per Castiglione del lago Trasimeno a Chiugi, Tipografia V. Bartelli, Perugia 1872.
ID., Sul riordinamento edilizio di Roma, in “Nuova Antologia”, , 1873
ID., La questione del Tevere a Roma, in “Il Politecnico”, , 1879 |
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Bibliografia |
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, Alla memoria del commendatore Coriolano Monti ingegnere architetto. Omaggio, Boncompagni, Perugia 1880.
, Dizionario del Risorgimento Nazionale. Dalle origini a Roma capitale. Fatti e persone, vol. III, Vallardi, Milano 1930.
E. GOTTARELLI, Urbanistica e architettura a Bologna: agli esordi dell’unità d’Italia, Cappelli, Bologna 1978.
A. STRAMACCIONI, Storia delle classi dirigenti in Italia, Edimond, Città di Castello 2012. |
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Risorse web |
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Archivio storico |
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