Data e luogo di nascita |
3 febbraio 1881, Perugia |
Data e luogo di morte |
1974, Perugia |
Collegio |
Unico Lazio-Umbria |
Legislature |
XXVII (1924-1929) Regno d’Italia |
Partito |
Partito nazionale Fascista |
Biografia |
Verecondo Paoletti nacque a Perugia da una famiglia borghese originaria di Ponte Felcino (piccola frazione vicino al capoluogo umbro) e riuscì a conseguire la laurea in Medicina e Chirurgia nel 1906 presso l’Ateneo di Firenze. Data la vastità dei terreni che la famiglia possedeva, in età adulta, decise di intraprendere gli studi agrari all’istituto perugino, conferendo il titolo nel 1930.
Nominato sottotenente medico nel 1907, Paoletti partecipò a molte guerre a partire da quella italo-turca del 1911, a quella in Libia, dove fu promosso capitano, a, infine, al primo conflitto mondiale, grazie alla quale ricevette alcune decorazioni al valore e fu promosso a maggiore dell’esercito. Alla fine delle ostilità, malgrado si fosse sempre proclamato un liberale convinto, si avvicinò all’appena nato movimento fascista, tanto da risultare tra i fondatori, nel gennaio del 1921, del Fascio di combattimento di Perugia. Fece parte del direttorio provinciale fascista, venne nominato consulente della corporazione agraria fascista e, in seguito, venne chiamato a ricoprire la carica di segretario del gruppo proprietari agrari. Già consigliere provinciale a Perugia, Paoletti nel 1924 si candidò come deputato nel collegio unico Lazio-Umbria e riuscì ad essere eletto con 5.434 preferenze.
La sua presenza in Parlamento tra le file fasciste durò molto poco: in totale dissenso con Mussolini (al quale inviò anche una lettera) per l’omicidio Matteotti fu espulso dal partito e rimosso da tutte le cariche. Scrisse vari articoli di protesta ne “Il Giornale dei combattenti umbri”, ma la reazione dei suoi ex compagni politici fu piuttosto dura (un suo collaboratore fu assalito e picchiato). Contrario alla partecipazione al secondo conflitto mondiale, Paoletti, una volta liberata Perugia nel 1944, fu nominato vice prefetto della città. Nell’Italia repubblicana fu un esponente locale importante del Partito liberale e fu nominato (fino al 1948) direttore della Confagricoltura, riorganizzando completamente i grandi proprietari terrieri.
Morì a Perugia nel 1974. |
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Scheda parlamentare |
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Professione |
Laurea in Medicina e chirurgia; Agricoltore, Medico chirurgo |
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Opere |
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V. PAOLETTI, Intorno all’influenza che il cloruro di sodio ed I Processi depolimerizzanti esercitano sopra la solubilità di colloidi organici, Tipografia Umbra, Perugia 1907.
ID., La dubbia fascistizzazione della Regia Università per stranieri di Perugia, in Gli Annali. Rivista dell’Università italiana per stranieri, 15 (1990), pp. 151-165. |
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Bibliografia |
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ARCHIVIO DI STATO DI PERUGIA, Fondo Comitato provinciale Liberazione nazionale, b.9, cc. non numerate; Gabinetto della Prefettura, b.209, fasc.2 e 3.
M.S. AMETRANO e A. PERRINO, Costituenti dall’Umbria, Editoriale Umbra Foligno2008.
F. CERELLA, F. CHIAPPARINO, S. DE CENZO, Il sistema produttivo umbro dall’economia di guerra alla ricostruzione, in R. COVINO (a cura di), L’Umbria verso la ricostruzione, Editoriale umbra, Foligno 1999.
A. STRAMACCIONI, Storia delle classi dirigenti in Italia. L’Umbria dal 1861 al 1992, Edimond, Città di Castello 2012.
O. UCCELLI, Il fascismo nella capitale della rivoluzione, Campitelli, Foligno 1923.
L. VARASANO, L’Umbria in camicia nera, Rubbettino, Soveria Mannelli 2011. |
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Risorse web |
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Archivio storico |
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