Data e luogo di nascita |
Collevecchio (Rieti), 24 giugno 1803 |
Data e luogo di morte |
Roma, 23 giugno 1877 |
Collegio |
Poggio Mirteto |
Legislature |
XI Legislatura Regno d’Italia (1870-1874) |
Partito |
Liberale moderato |
Biografia |
Figlio di Benedetto Piacentini Rinaldi e Giustina Felli, frequentò la facoltà di Giurisprudenze presso l’Università degli studi di Roma ottenendo una laurea ad honorem nel 1823. Si dedicò all’attività forense ottenendo la fama di avvocato abile ed integro sia a livello locale che internazionale.
Nel 1847 fu nominato membro della Consulta dello Stato Pontificio per la provincia di Rieti. L’anno successivo fu membro del Consiglio dei deputati.
Dal 1848 al 1849 ricoprì la carica di Consigliere dello Stato Pontificio e Conservatore presso la Magistratura municipale di Roma.
Nel 1949 fu inoltre Commissario straordinario di grazia e di giustizia della Repubblica romana e Giudice del Tribunale supremo di Roma.
Fu scelto da Camillo Benso Conte di Cavour come membro della commissione di leghisti incaricati di redigere il nuovo Codice Civile nazionale e quindi convocato a Torino. Tuttavia Piacentini non accettò l’incarico per timore che una volta abbandonata Roma il Papa non gli avrebbe permesso di ritornare.
Conquistata Roma, Piacentini ottenne la reggenza del dicastero di Grazia e Giustizia per la città e la Provincia romana e l’incarico di Consigliere di Luogotenenza generale in Roma.
Candidatosi per il Collegio di Poggio Mirteto alle elezioni politiche tenutesi tra il 20 e il 27 novembre 1870, venne eletto deputato per l’XI Legislatura del Regno d’Italia con 162 voti. In qualità di esponente del Parlamento si attivò per il superamento dell’arretratezza dell’Umbria. Si dimise dalla carica di deputato il 28 marzo 1871.
Nel dicembre 1870 fu nominato senatore del Regno, nomina che verrà convalidata nel marzo successivo.
Colpito da una paralisi progressiva, Piacentini Rinaldì si ritirò a vita privata fino al sopraggiungere della morte avvenuta il 23 giugno 1877. |
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Scheda parlamentare |
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Professione |
Laurea in Giurisprudenza; Avvocato |
Commemorazioni |
AP, Senato del Regno, Discussioni, 17 dicembre 1877 |
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Opere |
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G. PIACENTINI RINALDI, Pareri per la verita sulla validita del testamento alla forma canonica del nobil uomo sig. conte Pietro Malvezzi Bonfioli di Bologna, s.n.t., 1840.
ID., Romana immissionis pro exc.ma d. principissa d. Carolina D’andrea Pescopagano vidua Barberini Columna di Sciarra nomine etc. contra excellentissimum d. Prosperum Columna di Sciarra principem Rubiani : restrictus responsionis ; cum summario additionali pro Rota 6 Februarii 1852, Typographia Alexandri Natali, Roma 1852.
ID., Osservazioni in risposta al parere dei sigg. avv. Mongini e De Cassinis non che alla replica del signor Foglietti sul fidecommesso Bonaccorsi, Tip. Bianchini, Macerata, 1862.
ID., Voto il conte Alberto Lollio Brancaleoni patrizio ferrarese denominato il Dissipatore giunto all’età di quarantatre anni, s.e., Roma 1864.
ID., Voto per la verità del ch. giureconsulto romano avv. Giuseppe Piacentini Rinaldi con appendice responsiva alle contrarie difficoltà, Tip. Cenerelli all’ancora, Bologna 1867.
ID., Risposta del celebre giureconsulto romano avv. Giuseppe Piacentini Rinaldi alla memoria 20 maggio 1868, s.n.t., 1868. |
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Bibliografia |
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A. STRAMACCIONI, Storia delle classi dirigenti in Italia, Edimond, Città di Castello 2012.
ID., I Movimenti sociali in Umbria tra Ottocento e Novecento, Il Formichiere, Foligno 2017. |
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Archivio storico |
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