Data e luogo di nascita |
12 marzo 1882, Spoleto |
Data e luogo di morte |
26 settembre 1966, Spoleto |
Collegio |
Perugia- Terni-Rieti |
Legislature |
Assemblea costituente (1946-1948) |
Partito |
Partito repubblicano italiano |
Biografia |
Nato a Spoleto nel 1882, Ettore Santi si diplomò in ragioneria al collegio professionale della cittadina umbra e diventò in poco tempo uno stimato professionista nel settore. Nel 1909, infatti, venne chiamato dal comune di Spello per condurre delle indagini di carattere contabile-amministrativa sul quinquennio di legislatura che era appena intercorso (1903-1908). Interessato alla vita politica, Santi si iscrisse al Partito repubblicano per quale svolse un’apprezzabile attività in campo burocratico e si fece notare anche come amministratore locale: prima dell’avvento del fascismo, infatti, riuscì ad essere eletto prima sindaco di Scheggino, piccolo paese della Valnerina, e poi di Spoleto.
Finita la guerra, vista la sua esperienza pregressa, venne candidato dal Pri come deputato all’Assemblea costituente nella circoscrizione Perugia- Terni- Rieti, ottenendo quasi tremila preferenze personali, tanto che la lista in Umbria ottenne l’11%, mentre a livello nazionale superò di poco il 4%. Tale successo lo portò ad essere nominato segretario del gruppo repubblicano con il compito, tra l’altro, di organizzare le presenze dei deputati delle sue fila in aula. Durante gli anni della Costituente Santi fu molto attivo e presentò diverse interrogazioni (dall’istituzione di una cattedra di studi mazziniani agli infortuni avvenuti nelle miniere di zolfo e nelle acciaierie di Terni).
La carriera politica del deputato umbro subì, però, una brutta battuta di arresto nell’aprile del 1947. Santi venne sorpreso dalla polizia in un’abitazione nei pressi della Fontana di Trevi in compagnia di una prostituta e nella casa venne trovata anche della cocaina. Malgrado avesse tentato di far tacitare il fatto rivolgendosi anche alla Questura, pochi giorni dopo l’accaduto i maggiori quotidiani italiani riportarono la notizia in prima pagina. Per tale ragione fu immediatamente espulso dal Partito repubblicano e perse il suo seggio all’Assemblea costituente. Santi si difese molto strenuamente da tutte le accuse, soprattutto quella riguardante la cocaina, ma non ci fu possibilità di reintegro, poiché in aula si stavano affrontando temi quali la famiglia, il divorzio e i rapporti etico-sociali.
Dopo qualche anno di pausa, però, almeno a livello locale, riuscì a continuare a fare politica: nel 1952, attraverso una lista civica, venne eletto consigliere comunale a Spoleto. Passò poi tra le fila dei socialisti e nel 1956 venne nominato assessore alle Finanze nella giunta di sinistra guidata da Giovanni Toscano. Santi, infine, contribuì all’ideazione del Festival dei due mondi, il quale a partire dal 1958 ha reso Spoleto famosa in tutto il mondo. Morì nella sua città natale nel settembre del 1966. |
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Scheda parlamentare |
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Bibliografia |
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M.S. AMETRANO e A. PERRINO, Costituenti dall’Umbria. Un contributo alla nascita della democrazia, Editoriale Umbra, Foligno 2008.
G. CORBI, L’avventurosa nascita della Repubblica, Rizzoli, Milano 1989.
I. MELA, I deputati della Costituente, Quartara, Torino 1946.
A. SPINELLI, I repubblicani nel secondo dopoguerra (1943-1953), Longo, Ravenna 1998. |
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Risorse web |
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Archivio storico |
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