Data e luogo di nascita |
23 marzo 1886, Spoleto |
Data e luogo di morte |
dicembre 1962, Spoleto |
Collegio |
Unico Lazio-Umbria |
Legislature |
XXVII 1924-1929 Regno d’Italia
XXVIII 1929-1934 Regno d’Italia
XXIX 1934-1939 Regno d’Italia
XXX 1939-1943 Regno d’Italia
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Partito |
Partito nazionale fascista |
Biografia |
Nato a Spoleto nel marzo 1886, Domenico Spinelli si diplomò in ragioneria nel 1908 e iniziò la sua attività come agricoltore nell’azienda di famiglia, la quale, nel corso degli anni, gli fruttò una discreta fortuna.
Si avvicinò alla vita politica nel 1913, quando, a soli 27 anni, venne eletto consigliere provinciale per la compagine moderata e vi rimase fino al 1923. Inoltre, per i sei anni successivi, fu chiamato a fare parte della Deputazione provinciale di Perugia.
Nel 1921 si avvicinò al nascente Partito nazionale fascista diventandone in poco tempo uno dei maggiori esponenti nel territorio spoletino e fu tra i finanziatori delle squadre d’azione (tanta era la convinzione che mise a disposizione la propria auto per le spedizioni). Si annovera la sua presenza tra i partecipanti alla marcia su Roma, in compagnia di personaggi umbri di spicco come Mario Spagnoli e Giovanni Buitoni.
Nel 1924 si presentò alle elezioni politiche nel collegio unico Lazio-Umbria candidandosi nella “Lista nazionale bis”: con 7.435 preferenze riuscì ad ottenere il seggio alla Camera, lasciando fuori una personalità del calibro di Amedeo Fani, molto conosciuto ed apprezzato a Perugia e dintorni. Fu confermato deputato anche nelle legislature successive fino al 1943 ed entrò a far parte della Camera dei fasci e delle corporazioni come rappresentante degli agricoltori.
Dopo l’esperienza dei sindaci e dei podestà-segretari di partito, Mussolini decise di affidare la guida dell’amministrazione comunale nelle città umbre a figure spesso provenienti dal mondo imprenditoriale (vedi il già citato Giovanni Buitoni a Perugia) o a proprietari terrieri importanti: per tale motivo Spinelli venne nominato podestà di Spoleto nel 1932 e mantenne la carica fino al 1938. Nel contempo divenne anche presidente della Cassa di Risparmio di Spoleto.
Dopo la guerra si ritirò a vita privata. Morì a Spoleto nel 1962.
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Scheda parlamentare
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Professione |
Agricoltore, Ragioniere |
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Bibliografia
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ATTI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DELL’UMBRIA, Verbale del Consiglio provinciale dell’Umbria del 13/12/1914, Perugia 1914.
ATTI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DELL’UMBRIA, Verbale del Consiglio provinciale dell’Umbria del 7/10/1917, Perugia 1917.
ARCHIVIO DI STATO DI PERUGIA, Archivio della Prefettura di Perugia, Ufficio di Gabinetto, b. 207.
ARCHIVIO STORICO DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, Incarti di Segreteria (1848-1943), Incarti diversi di Segreteria della Camera dei Deputati del Regno d’Italia (1861-1943), Legislatura XXIX 1934-1939, Interrogazioni, b. 1768.
A. STRAMACCIONI, Storia delle classi dirigenti in Italia. L’Umbria dal 1861 al 1992, Edimond, Città di Castello 2012.
M. TOSTI (a cura di), Tra comuni e Stato. Storia della Provincia di Perugia e dei suoi amministratori dall’Unità ad oggi, Quattroemme, Perugia 2009.
L. VARASANO, L’Umbria in camicia nera (1922-1943), Rubbettino, Soveria Mannelli 2011.
ATTI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DELL’UMBRIA, Verbale del Consiglio provinciale dell’Umbria del 13/12/1914, Perugia 1914.
ATTI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DELL’UMBRIA, Verbale del Consiglio provinciale dell’Umbria del 7/10/1917, Perugia 1917.
ARCHIVIO DI STATO DI PERUGIA, Archivio della Prefettura di Perugia, Ufficio di Gabinetto, b. 207.
ARCHIVIO STORICO DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, Incarti di Segreteria (1848-1943), Incarti diversi di Segreteria della Camera dei Deputati del Regno d’Italia (1861-1943), Legislatura XXIX 1934-1939, Interrogazioni, b. 1768.
A. STRAMACCIONI, Storia delle classi dirigenti in Italia. L’Umbria dal 1861 al 1992, Edimond, Città di Castello 2012.
M. TOSTI (a cura di), Tra comuni e Stato. Storia della Provincia di Perugia e dei suoi amministratori dall’Unità ad oggi, Quattroemme, Perugia 2009.
L. VARASANO, L’Umbria in camicia nera (1922-1943), Rubbettino, Soveria Mannelli 2011.
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Risorse web
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Archivio storico
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