La “FONDAZIONE Hallgarten-Franchetti Centro Studi Villa Montesca” denominata anche “Fondazione Villa Montesca” e “Fondazione Centro Studi Villa Montesca” eredita la tradizione del Centro Studi e Formazione Villa Montesca fondato nel 2001 con sede a Villa Montesca dove nel 1909 Maria Montessori organizzò un seminario che diede vita alla prima pubblicazione del metodo di pedagogia scientifica, universalmente noto come il ‘Metodo Montessori’.
La Fondazione, in continuità con la tradizione di Alice Hallgarten e di Leopoldo Franchetti nel campo dell’istruzione innovativa e dell’intervento in campo sociale, ha come scopo quello di sviluppare e valorizzare le attività di Villa Montesca, anche attraverso la promozione del patrimonio culturale e dell’ eredità scientifica dei Baroni Franchetti; in particolare nel settore delle scienze dell’educazione e dell’ apertura verso altre esperienze culturali europee, stante l’importanza del patrimonio morale della tradizione educativa delle scuole rurali di Montesca e Rovigliano.
Oggi la Fondazione ha una reputazione di livello internazionale per l’eccellenza nella ricerca e nella formazione, nei settori della formazione dei formatori, delle tecnologie informatiche e della comunicazione, dell’istruzione nel contesto dell’integrazione europea e della cooperazione regionale, nel campo dell’istruzione e della cultura a livello locale, regionale ed europeo.
La Fondazione ha una vasta esperienza nella gestione di team di progetto interdisciplinari con ricercatori provenienti dall’Università e da altri organismi esterni. Ha un ruolo rilevante, a livello regionale, nazionale ed europeo, nello sviluppo e nella promozione dell’apprendimento permanente come strumento per il miglioramento e il potenziamento delle opportunità sociali e di lavoro, secondo i riferimenti principali della Commissione Ue “Non è mai troppo tardi per imparare” e “è sempre un buon momento per imparare”. L’obiettivo delle attività svolte dalla Fondazione è quello di aiutare la definizione di un sistema di educazione efficiente, che aiuti a superare le barriere alla formazione, per accelerare il riconoscimento dei risultati di apprendimento ottenuti in modi formali, informali e non formali. Ciò al fine di favorire la partecipazione attiva nei processi di apprendimento anche delle persone che, per motivi di emarginazione, ne rimangono esclusi.