Il progetto è focalizzato su un metodo pedagogico innovativo basato sulla partecipazione per lo sviluppo di competenze trasversali legate al multiculturalismo e all’integrazione. Esso mira a garantire innanzitutto il diritto dei bambini ad essere pienamente integrati attraverso un’adeguata mediazione interculturale e interreligiosa. Il valore principale della cittadinanza europea è il suo carattere dinamico e dialogico: è inclusiva e basata sulla diversità culturale dei suoi membri. Poiché la religione è un elemento paradigmatico della cultura (Hugen 2001), lo sviluppo del pluralismo religioso e l’attuazione di strumenti per assicurarlo si rivelano necessari. In questo senso, l’educazione al pluralismo religioso è una chiave per raggiungere la consapevolezza civile e la coesione sociale nella costruzione di un modello democratico di cittadinanza europea.
Questo approccio punta a considerare la dimensione spirituale e culturale come uno sfondo specifico delle competenze personali e relazionali e le misure per la creazione di uno spazio multiculturale sono destinate a promuovere un ruolo attivo degli allievi proprio nella creazione di tale spazio.
Il progetto mira inoltre a rafforzare il profilo degli insegnamenti in quanto fornirà loro gli strumenti necessari per sviluppare un metodo pedagogico innovativo in forma partecipativa per insegnare la religione. Gli insegnanti saranno formati per diventare, nelle loro classi, facilitatori di un processo di ricerca critica che parte dai bambini stessi, in cui verrà chiesto di esprimere le loro esigenze, la loro visione di sé e del mondo e le loro aspirazioni in relazione al pluralismo religioso. Pertanto, il progetto affronta sia il contenuto sia il metodo pedagogico innovativo relativo all’educazione religiosa, applicando l’approccio partecipativo al fine di promuovere un processo di integrazione e mediazione interculturale “bottom-up”, attivato cioè dai bambini stessi.