Internet è importante nella vita quotidiana di bambini e adulti. Si evolve quotidianamente, dando accesso a informazioni, social media e servizi importanti. L’impatto di Internet sulle attività sociali e culturali aumenta di giorno in giorno. Alcuni esperti affermano che “non esiste separazione tra vita reale e virtuale”.
Molti utenti dei social media hanno la sensazione di trovarsi in uno spazio personale e familiare. Più che nella vita reale, si condivideranno prontamente informazioni private, ignorando qualsiasi problema. Ad esempio: su Facebook i tag possono collegare qualcuno a un’attività o a una persona, senza che questo “qualcuno” sappia o approvi di essere taggato. Sui social media è a rischio l’integrità personale degli utenti: non esiste alcuna protezione contro contenuti o comportamenti dannosi.
I giovani che utilizzano piattaforme online corrono numerosi rischi di cui non sono nemmeno consapevoli: le piattaforme non offrono impostazioni predefinite rispettose della privacy, nessuna protezione contro il cyberbullismo e altre forme di molestie, gli utenti rischiano di confrontarsi con pornografia e linguaggio discriminatorio, stereotipi sulle minoranze etniche, stalking e altre forme di criminalità informatica. Tutte queste forme di molestie POSSONO danneggiare gli utenti, soprattutto i più giovani. Una questione correlata è la mancanza di trasparenza sul perché i dati personali vengono trattati e dove vanno. La maggior parte dei bambini non è a conoscenza di questo trattamento dei dati.
Man mano che la vita e l’insegnamento si spostano nel mondo online, altrettanto fa l’integrità personale. Questo problema è ancora più evidente durante la pandemia di COVID-19, quando l’istruzione online sostituisce l’insegnamento in classe e i giovani trascorrono il loro tempo di apprendimento online, aumentando il rischio di imbattersi in cyberbullismo. Con l’adozione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, i diritti e le libertà degli individui sono stati chiaramente affermati. Poiché le persone si rivolgono in massa a Internet, i diritti dell’individuo dovrebbero essere rispettati online e offline. La sfida è garantire la sicurezza dei bambini e promuovere l’equità nelle interazioni online.
Preparando la proposta TABASCO, i partner hanno condotto una breve ma preziosa analisi della situazione nei loro paesi e i risultati confermano l’importanza di questo progetto. Alcune statistiche di questa ricerca:
- Quasi tutti gli adolescenti che utilizzano i social network usano il loro vero nome e quasi tutti i giovani condividono foto di se stessi. Alcuni condividono il proprio numero di cellulare, molti condividono video di se stessi.
- La maggior parte dei giovani è stata frequentemente testimone di comportamenti spiacevoli e il 55% ha percepito qualche forma di interferenza con la propria privacy sui social media.
- Circa il 29% è stato contattato da persone che non conosce, mentre il 24% ha visto informazioni private e imbarazzanti rese pubbliche senza il loro permesso
La nostra ricerca preliminare ha rivelato che la maggior parte dei giovani (ma anche genitori e insegnanti) sono consapevoli che l’uso dei social media può causare rischi, tuttavia molti non comprendono la natura di questi rischi: in che modo viene compromessa la privacy e ciò potrebbe avere conseguenze legali?
Per questi motivi il progetto mira a:
- informare e formare ragazzi (9-19 anni), insegnanti, genitori su come utilizzare Internet in modo responsabile e su come le interazioni online possano essere sicure e corrette;
- fornire strumenti pratici per insegnare un uso consapevole e prudente dei social media, per prevenire i rischi di violazione della privacy, responsabilizzando i giovani a combattere il cyberbullismo, lo stalking e altre forme di molestie online;
- preparare i giovani a utilizzare Internet in modo responsabile puntando al necessario equilibrio tra libertà di espressione e rispetto reciproco:
- aumentare la comprensione dei giovani su come avviene la violazione della privacy online, su come la loro privacy e la loro identità virtuale possono essere protette e sulle conseguenze (legali) delle violazioni;
- promuovere un movimento giovanile di ragazzi che condividono esperienze, si informano, raccontano storie, sensibilizzano e segnalano eventuali comportamenti o contenuti inappropriati e illeciti alle piattaforme antibullismo, alcune delle quali già esistono.
L’obiettivo più importante è trasformare il progetto in una campagna Tabasco, concentrandosi sulle comunità locali in cui i bambini vanno a scuola. Il coinvolgimento dei giovani aumenterà l’impatto di altri risultati intellettuali. La Campagna sarà un movimento giovanile: i ragazzi penseranno e decideranno le azioni, supportati da insegnanti e genitori. Le azioni includono: pianificazione e organizzazione di eventi, scrittura e progettazione di materiale informativo, condivisione di esperienze negli incontri scolastici, ai quali inviteranno coetanei di altre scuole e società sportive locali. Quando i giovani condurranno la Campagna, il processo si tradurrà in empowerment e grandi risultati di apprendimento. Questo sarà un pilastro nel processo di diffusione: i ragazzi utilizzano canali e comunicano in modi che gli adulti difficilmente conoscono o capiscono.
In TABASCO l’aspetto transnazionale ha un valore aggiunto: il progetto utilizzerà esperienze e buone pratiche nei paesi partner. Il progetto si rivolgerà a un gran numero di studenti e insegnanti. I risultati intellettuali e il problema affrontato sono per natura transnazionali: Internet non ha confini statali. Ciò richiede un approccio congiunto dei partner nei vari paesi dell’UE.