USO RESPONSABILE DI INTERNET

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USO RESPONSABILE DI INTERNET: GIOVANNI ZICCARDI SU INVITO DELLA FONDAZIONE HALLGARTEN FRANCHETTI INCONTRA STUDENTI E DOCENTI DELLE SCUOLE ALTOTIBERINE

Altro appuntamento di rilievo promosso a Città di Castello dalla Fondazione Hallgarten-Franchetti, assieme alla Comunità Educante Alto Tevere e con la collaborazione del Comune tifernate.
La riflessione sulle tematiche riferite alla gestione consapevole della rete e dei nuovi media e alla prevenzione al cyberbullismo nell’era dei social network è stata questa volta proposta da Giovanni Ziccardi, Professore Associato di Informatica Giuridica della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano e uno dei massimi esperti italiani di prevenzione dell’odio in rete, di media education e di diritto delle nuove tecnologie, con un duplice incontro.
Il primo “In rete o nella rete? Odio online e uso consapevole delle tecnologie” si è tenuto presso la Sala del Consiglio Comunale con 100 studenti delle Scuole Superiori di Città di Castello (Liceo Plinio, Istituto Tecnico Franchetti Salviani, Istituto Patrizi-Baldelli-Cavallotti, Liceo Sales); il secondo “Uso responsabile di internet: il ruolo degli educatori ”presso Villa Montesca alla presenza di 60 docenti dei medesimi Istituti e delle scuole Burri di Trestina, Alighieri Pascoli, Leonardo Da Vinci di San Giustino, I Circolo Didattico San Filippo, II Circolo Didattico La Tina e Direzione Didattica Turrini Bufalini di San Giustino.

Dopo il saluto dell’Assessore Rossella Cestini, che ha sottolineato l’interesse del Comune di Città di Castello per iniziative di grande respiro e l’impegno a proporre occasioni di crescita della coscienza collettiva sulle tematiche della prevenzione, è intervenuta Maria Rita Bracchini vice presidente della rete Europea anti bullismo e responsabile progetti europei della Fondazione Franchetti che ha sottolineato “L’odio in rete è un problema crescente soprattutto legato all’utilizzo spesso non consapevole delle nuove tecnologie da parte dei nostri ragazzi come dimostrano le recenti indagini della magistratura che hanno consentito di verificare come questo fenomeno sia assai diffuso, come l’utilizzo di espressioni razziste o violente su Facebook o sugli altri social. La Fondazione tifernate supporta questo processo da ormai dieci anni con un’opera di ricerca e di informazione, particolarmente apprezzata dal tessuto territoriale”.

Nel suo intervento Ziccardi ha raccomandato ai ragazzi di riflettere che un click invia un dato sensibile a disposizione di tutti e quindi di pensare bene a quali potrebbero essere le conseguenze, anche molto gravi, di questo gesto; ha quindi illustrato esempi e tecniche per prevenire l’odio in rete e reati informatici che si commettono attraverso i social media e di cui spesso sono vittime proprio i nostri ragazzi.

Alla riflessione ha preso parte anche Luigi Marinelli, Presidente della Comunità Educante, che ha indicato come questa iniziativa sia solo un elemento di un complesso di attività fatta in collaborazione con le scuole e con il mondo dello sport.
Il Presidente Angelo Capecci ha espresso piena soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa, sottolineando il ruolo assunto dalla Fondazione Hallgarten-Franchetti come strumento di riferimento per la realtà scolastica territoriale e, condividendo le riflessioni del prof. Ziccardi, ha indicato come la Fondazione intenda lanciare l’idea di sviluppare un software che possa consentire a genitori, docenti e ragazzi di controllare l’effetto delle parole di odio che vengono espresse nei social, una sorta di un tutor virtuale che, con il supporto delle Università interessate, potrebbe presentare a Bruxelles, per avviare un periodo di sperimentazione europea.