Pompilj Guido
    Pompilj Guido
    Data e luogo di nascita 18 marzo 1854, Magione (PG)
    Data e luogo di morte 8 maggio 1910, Roma
    Collegio Perugia I
    Legislature XVI Regno d’Italia (1886-1890)

    XVII Regno d’Italia (1890-1892)

    XVIII Regno d’Italia (1892-1895)

    XIX Regno d’Italia (1895-1897)

    XX Regno d’Italia (1897-1900)

    XXI Regno d’Italia (1900-1904)

    XXII Regno d’Italia (1904-1909)

    Partito Destra storica; Sinistra storica
    Biografia Figlio di Giuseppe Pompilj, patriota, anti papalino convinto tanto da partecipare all’insurrezione di Perugia del 20 giugno 1859 e da morire avvelenato, l’anno successivo, per mano dei suoi nemici mentre marciava per liberare il capoluogo umbro, Guido Pompilj visse per la maggior parte della sua infanzia e adolescenza nel convitto del Collegio della Sapienza in quella stessa città. Si iscrisse poi alla facoltà di Giurisprudenza all’Alma Mater di Bologna, ma solo dopo otto esami sostenuti abbandonò l’università. Tornò a Magione, suo comune natio, ma oltre a seguire gli affari di famiglia (i Pompilj possedevano una quindicina di poderi, svariate case tra cui un appartamento nel prestigioso palazzo Conestabile a Perugia) continuò gli studi, dedicandosi all’economia e alle lettere.
    Si distinse fin da subito nella scena intellettuale italiana, grazie soprattutto al suo primo lavoro editoriale, ovvero la traduzione dal tedesco della storia della legislazione inglese sulle fabbriche. Nella premessa Pompilj dichiarò di schierarsi tra i cosiddetti “socialisti della cattedra”. Tale corrente, sorta in Germania, prendeva spunto dalle teorie socialiste, mantenendo, però, una matrice conservatrice: se da una parte sostenevano il controllo dello Stato sul sistema produttivo, una serie di diritti per i lavoratori da normare e un’equa distribuzione della ricchezza, dall’altra tali cambiamenti dovevano avvenire senza rivoluzionare l’assetto politico vigente. Dopo questo lavoro, Luigi Luzzatti lo chiamò a Padova per collaborare al “Giornale degli Economisti” e lo fece entrare nella commissione tariffe doganali a preparare i trattati di commercio. Pompilj, inoltre, pubblicò molte opere letterarie e molti discorsi politici. Intraprese, infatti, sin dalla giovanissima età, la carriera politica, iniziando dal Consiglio comunale di Magione nel 1878, a fianco del barone Giuseppe Danzetta Alfani, suo mentore e maestro politico, che poi rimpiazzò nel Consiglio provinciale dell’Umbria l’anno successivo. Per la piccola cittadina sul lago Trasimeno, in qualità prima di consigliere e poi di assessore, riuscì ad ottenere diverse vittorie: prima fra tutte la conservazione nel 1891 della Pretura di Magione e del suo mandamento giurisdizionale su Tuoro, Passignano e Lisciano Niccone dalla soppressione per legge. Nel 1897 divenne presidente della Provincia dell’Umbria, carica che mantenne fino al 1910. Nella città di Perugia Pompilj vantò frequentazioni influenti: la famiglia Faina, i conti Conestabile, Reginaldo Ansidei, i marchesi Monaldi, la famiglia Danzetta, la famiglia Gallenga Stuart, per accennare solo le principali rappresentanti del mondo conservatore cittadino. Il politico perugino portò sempre, nei vari consessi di cui faceva parte, la voce di questa parte della città, ovvero l’alta aristocrazia monarchica. Nel 1885 Pompilj inaugurò la Banca Popolare di Perugia, secondo il disegno di Luzzatti, il quale credeva nella cooperazione e negli istituti di credito vicino ai cittadini, ed entrò a far parte della Commissione amministrativa dell’Università degli Studi. Fu anche tra i fondatori della Società per la storia patria dell’Umbria.
    Pompilj viene descritto dai suoi contemporanei come un uomo dal carattere forte, rude, a tratti aspro e non era molto amato dai suoi conterranei. Si narrano diversi episodi sulla sua irascibilità e bizzaria (una volta pare sia andato a protestare dai carabinieri di Magione il fatto che alcuni operai, intenti a lavorare in un cantiere, al suo passaggio non lo avessero degnato di uno sguardo).
    Dal 1886 fino alla morte ricoprì il ruolo di deputato, fu nominato anche sottosegretario di Stato al ministero delle Finanze (Governo Saracco 1900-1901), al ministero degli Affari esteri (Gabinetto Giolitti 1906-1909) e per due volte eletto plenipotenziario all’Aja per il Congresso della pace, nel 1899 e nel 1907.
    Salvò il lago Trasimeno dal prosciugamento ad opera di speculatori, i quali, grazie ad amicizie altolocate, avevano ottenuto da parte dello Stato la concessione al disseccamento, creando il Consorzio di bonifica del Trasimeno, insieme ai proprietari terrieri più esposti ai danni diretti ed indiretti. Ottenuto il riconoscimento reale nel 1885, lottò per redimere l’intera area dalla malaria, causata dalle continue esondazioni, e si scontrò con Ferdinando Cesaroni, ricco possidente non nobile di Perugia, per la progettazione di un canale emissario, che doveva far defluire l’acqua e permettere una bonifica della zona. Tale opera, grazie all’aiuto dell’allora Ministro delle Finanze Sidney Sonnino, amico fidato di Pompilj, fu terminata nel 1898 e tutt’ora regola il regime idrico del bacino lacustre umbro. Per rendere noto il lavoro di risanamento che era stato fatto, Pompilj commissionò ai famosissimi fotografi fiorentini, i fratelli Alinari, alcuni album per documentare la sua opera, cosa che permise l’inizio di un fiorente turismo nell’intera zona (persino la regina Margherita nel 1907 fece una lunga vacanza sull’Isola Maggiore, ospite di una famiglia nobile locale).
    Entrato in politica nelle file della fazione liberale-monarchica, si considerò, però, sempre un uomo libero, tanto da rifiutare talvolta proposte ministeriali in ragione della propria indipendenza.
    Sposò nel 1901 la poetessa italiana, di origini armene, Vittoria Aganoor e visse con lei il decennio della Belle époque, sempre al centro dei circoli culturali, degli ambienti diplomatici e di corte. Legati da un profondo legame di affetto e poiché spesso in viaggio all’estero o a Roma, la moglie lo aiutò soprattutto nell’amministrazione delle tenute, nell’organizzazione di eventi mondani, banchetti e nel tenere aggiornata la corrispondenza con l’intellighenzia italiana dell’epoca. Ammalatasi di cancro, la poetessa morì a Roma nella notte tra il 7 e l’8 maggio del 1910. Pompilj si suicidò con un colpo di pistola alla tempia destra dieci ore dopo, nella camera a fianco a quella che ospitava il feretro della moglie. Tale gesto estremo si crede sia frutto di un patto segreto tra i due sposi, che prevedeva appunto il togliersi la vita come reciproco pegno d’amore.
    ___
    Scheda parlamentare
    Professione
    Laurea in Giurisprudenza
    Commemorazioni
    AP, Camera dei deputati, Discussioni, 11 maggio 1910

    AP, Senato del Regno, Discussioni, 12 maggio 1910

    Opere
    G. POMPILJ, L’eau de jouvence di Ernesto Renan, breve studio di Guido Pompilj, Tip. Boncompagni, Perugia 1881.

    ID., Discorso pronunziato nel teatro di Minerva in Perugia la sera del 15 maggio 1886 da Guido Pompilj agli elettori del primo collegio dell’Umbria, Tip. V. Bertelli, Perugia 1886.

    ID., Legge sui prefetti: Discorso pronunziato dal deputato Guido Pompilj alla Camera dei deputati nella tornata del 4 luglio 1887, Tip. della Camera dei deputati, Roma 1887.

    ID., Commemorazione di Vittorio Emanuele, discorso pronunziato il 29 gennaio 1888 in Perugia, Tipografia V. Bartelli, Perugia 1888.

    ID., Consorzio del Trasimeno: Relazione generale della Deputazione amministrativa al Consiglio dei delegati, tornata del 29 novembre 1891, Tip. Boncompagni, Perugia 1892.

    ID., Discussione del bilancio degli affari esteri, discorsi dal deputato Pompilj alla camera dei deputati nelle sedute dei 29 e 30 luglio 1895, tip. camera dei deputati, Roma 1895.

    ID., Leone Tolstoi, discorso tenuto al Collegio romano il 26 aprile 1894, Fratelli Treves Tip. Edit., Milano 1895.

    ID., Interpellanze sulla politica estera, discorso pronunziato alla camera dei deputati nella tornata del 2 maggio 1899, Tip. della camera dei deputati, Roma 1899.

    ID., Commemorazione di Re Umberto I, discorso pronunziato il 20 settembre 1900, Unione Tipografica Cooperativa, Perugia 1900.

    ID., L’ Umbria, discorso pronunziato al Collegio Romano, Roma, Direzione della Nuova Antologia, 1902, estr. da “Nuova Antologia”, 16 giugno 1902.

    ID., La dinastia del sacrificio, (Vittorio, Amedeo, Umberto), appendice (Giuseppe Garibaldi), discorsi, Unione tipografia editrice, Perugia 1903.

    ID., Discorsi e conferenze, 2 v., Casa tip. ed. S. Lapi, Città di Castello 1911.

    Bibliografia
    ARCHIVIO DI STATO DI PERUGIA, Fondo Beccherucci- Pompilj- Aganoor- Palmucci- Francisci, b. 1-7, cc. non numerate.

    ARCHIVIO STORICO DELL’ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI “PIETRO VANNUCCI”, Album fotografico degli accademici di merito e d’onore, album 3.

    Il drammatico suicidio dell’on. Guido Pompilj, in “Il Messaggero”, a. XXII, n. 128 (9 maggio 1910).

    M. CHIERICO, Guido Pompilj. Statista del Lago, Umbralabel, Perugia 1996.

    ID., Un’elite all’opera: i cinquant’anni che segnarono il destino del Trasimeno, Edizioni Eranuova, Perugia 2003-2010.

    ID., Guido Pompilj (1854-1910). L’uomo, il politico, le lettere, Effe Fabrizio Fabbri Editore, Perugia 2010.

    G. CHIODINI, Vittoria e Guido…un suicidio concordato, in “Il Messaggero Umbria”, 23 aprile 2010.

    L. CIANI, Aganoor, la brezza e il vento, corrispondenza di Vittoria Aganoor a Guido Pompilj, Nuova S1, Bologna 2004.

    A. STRAMACCIONI, Storia delle classi dirigenti in Italia. L’Umbria dal 1861 al 1992, Edimond, Città di Castello 2012.

    F. TREVISAN (a cura di), Progettiamo e realizziamo il passato, il lago, Guido Pompilj e il Consorzio di bonifica, atti dell’Incontro di studio, Panicale, 27 settembre 1996, Perugia 1998.

    Vittoria Aganoor e Guido Pompilj. Un romantico e tragico amore di primo Novecento sul Lago Trasimeno-Catalogo mostra documentaria per il centenario della morte. Perugia, Soprintendenza archivistica per l’Umbria – Comune di Magione, 2010.

    Risorse web
    Magione Cultura – Guido Pompilj
    http://magionecultura.it/default2.asp?active_page_…
    La leggenda eterna /  Umbria Notizie
    http://www.umbrianotizie.com/news/?p=2672
    Lucia Ciani: Aganoor – La brezza e il vento
    http://www.toskana-art.it/storia/Aganoor.htm
    Archivio storico
    La Repubblica partenopea
    Sistema Museo